Il Coro Antonio Legrottaglie è stato rifondato nel 2001, dopo la morte in seguito ad una grave malattia a soli 22 anni, di Antonio che l'aveva fondato e diretto dal 1996. Dopo la sua morte i genitori e gli amici di Antonio danno vita ad un'associazione musicale e con il coro riprendono le attività che Antonio aveva iniziato. In particolare il concerto di Natale e l'istituzione di un concorso per chitarra per studenti di conservatorio, nel corso del quale il coro esegue brani del proprio repertorio. Non abbiamo grandi ambizioni artistiche, ma portiamo avanti questo progetto per ricordare Antonio che era un ragazzo speciale, e perchè la musica ed il canto ci aiutano ad affrontare le tante difficoltà della vita.
Giovanni Legrottaglie
Presidente
Concetta Tanzariello
Vicepresidente
Saveria D'Amico
Segretario
I nostri coristi
Carmela Andriola
Soprano
Anna Bagnulo
Soprano
Maria Vincenza Calò
Soprano
Filomena Cavallo
Soprano
Luigia Centonze
Soprano
Maureen Egan
Soprano
Anna Francioso
Soprano
Anna Laveneziana
Soprano
Vittoria Santoro
Soprano
Concetta Tanzariello
Soprano
Marisa Zigrillo
Soprano
Mariagrazia Caliandro
Contralto
Gaetana Capone
Contralto
Franca D'amico
Contralto
Saveria D'Amico
Contralto
Pierina Legrottaglie
Contralto
Rosa Mileti
Contralto
Loredana Milone
Contralto
Paola anna Ostuni
Contralto
Caterina Palmisano
Contralto
Petronilla Parisi
Contralto
Giovanni Legrottaglie
Tenore
Antonio Marzio
Tenore
Franco Picca
Tenore
Mel Sarjeant
Tenore
Il nostro repertorio
Musica sacra o a soggetto religioso
• contemporanea• liturgica
Musica profana
• novecento storico• contemporanea
Canti ed elaborazioni popolari
• regionali• italiani• internazionali
Altri repertori
• spiritual & gospel• pop e leggera
I nostri programmi musicali
Sbalzi d’amore
Il concerto è uno spettacolo che vuole, attraverso le suggestioni poetiche e musicali, rivelare le profondità dell’amore.
Poesia e musica sono arti capaci di trasmettere concetti e stati d’animo in maniera più potente rispetto ad altre arti; con la forza di un uragano travolgono l’animo umano: a volte il solo sentirle cura le ferite, a volte le riapre, altre volte le nasconde, ma sicuramente lasciano una traccia.
Il concerto si chiama così perché le note e le parole possano raccontare i mille volti dell’amore attraverso grandi classici e brani meno conosciuti.
L’amore non solo tra due amanti, ma anche l’amore verso se stessi, verso Dio, verso la natura.