Dalla sua fondazione nel maggio 1997 il Coro polifonico S. Antonio Abate è diretto dalla maestra Monica Malachin. L'attività del coro si è subito sviluppata in una lunga serie di concerti, rassegne, festival e concorsi in Friuli Venezia Giulia, nel resto d’Italia e in Europa e in una puntuale e costante preparazione vocale e musicale dei coristi. Numerosi gli incontri con artisti che hanno determinato la crescita musicale della formazione, tra gli altri si ricordano il compositore Orlando Dipiazza che per il coro ha scritto molte opere originali, il chitarrista Armando Corsi, che ha inaugurato un percorso di commistione tra musica colta sacra e musica pop, Steve Woodbury, Ilario Lavrenčič, Lorenzo Donati, Giorgio Mazzucato, Marco Berrini, Pavle Merkù, Luciano Turato e la cantante Milva.
Il coro annovera numerosi progetti policorali, vanta prime assolute di O. Dipiazza, L. Donati, I. Koloss, F. Liszt, L. Janáček, la Messa in Sol magg. di F. Schubert trascrizione per due pianoforti, i notturni di Mercadante, nuova trascrizione per due pianoforti, Les sept paroles de notre seigneur Jesus-Christ sur la Croix di C. Gounod, nuova trascrizione per quartetto d'archi e organo.
Il coro lavora anche nell'ambito didattico collaborando da molti anni con le scuole del territorio, istituendo corsi di canto corale e di musica, arrivando alla creazione da 5 anni di un coro di voci bianche dai 3 ai 6 anni e dai 7 ai 16 anni, con un percorso musicale e scientifico nel quale i bambini vengono accompagnati sperimentando il mondo dei suoni, accoglienza, inclusione e socializzazione per i piccoli mentre per i più grandi acquisiscono tecnica vocale, studio sul respiro, apparato di fonazione, acquisizione di repertori e coreografie. È da attribuire al Coro polifonico S. Antonio Abate l'ideazione e la realizzazione del Festival internazionale biennale Itinerari sonori in terra friulana.
Nel 2019 ha messo in scena l'opera di Fabrizio De André La Buona Novella rielaborata per coro e band da Mario Bianchi e Monica Malachin; esperienza nuova per il coro che lo ha portato a cimentarsi con un'esecuzione di una musica moderna e del tutto inusuale per il proprio repertorio musicale. Varie le incisioni per l'etichetta Rainbow e Tactus tra cui: il Requiem KV 626 di W. A. Mozart per coro soli e strumenti antichi, le messe di C. Cortellini, Lupacchino Carnefresca dal Vasto, Les sept paroles de notre seigneur Jesus-Christ sur la Croix di C. Frank.
Il coro è ambasciatore del Friuli Venezia Giulia, ogni anno esporta la cultura friulana in uno o più Paesi europei. Le più recenti sono le tournée a Londra e Budapest. Partecipa puntualmente a concorsi corali nazionali e internazionali, annoverando vari premi tra cui: