Il nostro coro
Il “Coro La Valle” è nato nel 2003. Il repertorio è di circa 120 canti popolari trentini, nazionali ed internazionali. Oltre alle rassegne organizzate a Sover, il coro ha eseguito circa 500 concerti in Trentino e fuori provincia, con molte trasferte europee: nel 2005 in Svizzera, nel 2006 in Germania, nel 2009 in Austria, nel 2011 in Belgio e in Francia, in Lorena, nel 2012 in Polonia, nel 2014 in Romania, nel 2015 nuovamente in Austria, ad Hall in Tirol, nel 2017 ancora in Polonia. Indimenticabile nel 2008 la trasferta intercontinentale in Brasile, nello stato di Santa Catarina, con il progetto riguardante l’emigrazione “Dal Trentino all’Oltreoceano”. Cinque i libri èditi, sulla storia, la parlata e la coralità locale. Diverse le proposte culturali attuate dal coro, sulla storia locale e sull’emigrazione, da “E sonaron campane a martello.1796” nel 2006 con rievocazioni e concerti, a “Hieronimo de Val Chiana: dalla Toscana al Trentino 1582-1608”, fino a “Dalla storia alla fiaba” progetto del 2010 sulle leggende locali con la pubblicazione di un libro di racconti, “Una storia nella roccia” del 2011, sulle vicende minerarie dell’alta Valle di Cembra in Regione ed in Europa, con viaggi della memoria nelle miniere del Belgio ed a Ridanna/Monteneve (Snéapèrg) dove lavorarono decine di soverini, “Sentimenti al fronte” nel 2012, ricordando le migliaia di soldati trentini in divisa austro ungarica caduti in Galizia tra il 1914 e il 1918, e “1914: Binari, Lagorai Carpazi, andata e ritornI”, legato al Centenario della Grande Guerra, o ancora “Slambrotànti” nel 2015, recuperando le vicende delle famiglie tedesche giunte nella vallata avisiana nel medioevo. Nel 2016 col progetto “16Sedese” il La Valle ha ricordato i 200 anni dall’ “an da la fam” 1816 e nel 2017 con “Flammis” le vicende storiche di incendi e antincendio in Trentino nei secoli passati. Dal 2006 il coro è anche “Gruppo Costumi Storici Cembrani”, i coristi infatti indossano i costumi festivi della valle di Cembra, il femminile “Ciànt da la grànda” e il maschile “Vestì da la gambaròla”, che, grazie ad una ricerca storica, sono stati confezionati e riproposti secondo i materiali e le fatture originarie del XVIII secolo. I costumi sono conservati ed esposti dal 2009 al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige (Tn) nella sezione “costumi tradizionali del Trentino”.