Sono circa una quarantina i componenti di questo coro amatoriale, che appartiene alla sezione di Torino del Club Alpino Italiano, quella che vide la nascita del glorioso sodalizio nel lontano 1863, sotto la spinta di Quintino Sella e di alcuni arditi alpinisti della prima ora. Il coro è naturalmente più giovane: ha “oltre” 70 anni, nato nel 1950 con l’impegno e la dedizione ad una causa oggi poco comprensibile e apprezzata da pochi, quella di salvaguardare e trasmettere ai nostri figli quell’immenso patrimonio di sentimenti, di poesia e di tradizione, che sono i canti popolari di montagna. Il coro Edelweiss possiede un repertorio corrente di molti brani, tra cui una trentina di proprie armonizzazioni ed altri mutuati da compositori anche illustri.
Il coro partecipa attivamente alle manifestazioni culturali del CAI Torino e in particolare del Museo Nazionale della Montagna. Tra queste con la collaborazione della Biblioteca Nazionale delle Montagna “Leggere le montagne” in cui si alternano testi di autori come Buzzati, Stern e Mila con canti a complemento delle letture. Nella storia del Coro le incisioni su CD sono numerose: l’ultima vocale è del 2015 in occasione dei 65 anni di attività e tra di esse due videoregistrazioni di esperimenti corali con orchestra: la più importante con l’orchestra sinfonica Abruzzese dell’Aquila in “La Montagna inCantata” replicata anche all’Auditorium Rai di Torino e visibile su YouTube. Il Coro fa parte della Coralità CAI con altri 80 gruppi italiani riconosciuti formalmente dagli Organi Centrali come veicolo efficace per tramandare la tradizione canora alpina a complemento delle attività ludiche delle più tradizionali Scuole di alpinismo, sci, ghiaccio, etc. Dall’inizio del 2015 il Coro è diretto da Marcella Tessarin pianista, compositrice e direttrice d’orchestra. Inoltre ha partecipato in collaborazione con la Biblioteca Nazionale del CAI ed il Museo della Montagna a manifestazioni artistiche e culturali come "Leggere la Montagna", "La Montagna InCantata" e “Gli Italiani delle montagne” ed ha preso parte anche ad altre importanti manifestazioni del CAI, come lo spettacolo “Walter Bonatti – Sognare ancora” eseguito sempre al Conservatorio.
24 canti di Montagna - Armonizzazioni originali del Coro Edelweiss
libro
Vivalda Editore - 2011
Il sessantennale del coro è stata una ghiotta occasione per riscoprire l'immenso patrimonio di cultura e di musica racchiuso nei canti popolari di montagna. Nell'occasione, il Coro Edelweiss ha deciso di fornire a tutti gli appassionati una prima selezione di 24 brani, tutti con armonizzazioni originali Edelweiss, con spartito completo delle 4 voci maschili; i canti sono accompagnati da una breve ambientazione storica, da una ricca bibliografia e dove opportuno da una traduzione in lingua italiana. Il breve saggio del maestro Francesco Bianchi sulle caratteristiche tecniche dello "stile delle armonizzazioni Edel¬weiss" introduce al tema che ha visto i contributi al Coro di mae¬stri armonizzatori quali Tullio Cavallero, Piercarlo Cerutti, Lino Fornelli, Sergio Travers, e buon ultimo Francesco Bianchi. Il volume contiene nella prima parte una serie di citazioni, che cercano di spiegare a tutti "il senso del nostro cantare", che affonda le sue radici nell'amore per la musica e per la montagna, ma anche nelle vibrazioni che l'autentico canto popolare sa pro¬porre a distanza anche di decenni o di secoli. Una storia sintetica del Coro Edelweiss accompagnata da alcune significative fotogra¬fie completano il volume. Allegato al volume, il CD con l'incisione dal vivo del Concerto del sessantennale, registrato il 19 novembre 2010 al Conservatorio di Torino 15 brani in gran parte armonizza¬zioni Edelweiss, ma non solo, omaggio agli armonizzatori, agli autori e ai cori che, come nel caso della SAT, hanno segnato la via.
«Anche in Italia molti cori si sono Ispirati a quell'illustre modello, fra cui il Coro Edelweiss, nato sessantanni fa a Torino proprio in seguito all'entusiasmo suscitato da un concerto dei "Satini". A questo complesso della prima sezione italiana del CAI formuliamo l'augurio che possa continuare a proporre il patrimonio musicale popolare (e colto: svariati compositori gli hanno dedicato brani), mantenendo un alto livello pur rinnovandosi». (Andrea Gherzi,)
Lo spettacolo, che ripercorre la storia italiana degli ultimi 150 anni, sottolineando i momenti più significativi, nei quali alpini, alpinisti e montanari hanno dato un contributo determinante alla costruzione dell’unità nazionale, si articola in un prologo, un epilogo e in cinque quadri cronologici. Sopra il tessuto della composizione sinfonica originale del M° Luciano di Giandomenico, si alternano testi storici e testi originali di Roberto Biondi, 10 interventi corali (Coro Edelweiss del CAI Torino) e 2 solistici (Camilla Illeborg). L’Orchestra è l’Orchestra Sinfonica del Monte Bianco.Un contributo unico e imperdibile, a ricordo dei 150 dell’Unità d’Italia e in preparazione ai 150 anno del CAI (2013).