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Per un nuovo mondo

sabato 5 settembre 2020
Cividale del Friuli (UD)
Duomo
21.30
Cividale del Friuli – Duomo Sabato 5 settembre 2020, ore 21.30 MITTELFEST 2020 Musiche di W.A. Mozart, A. Dvořák FVG Orchestra Annamaria Dell’Oste soprano Laura Polverelli mezzosoprano Antonino Siragusa tenore Simone D’Eusanio basso Coro del Friuli Venezia Giulia Cristiano Dell’Oste maestro del coro Filippo Maria Bressan direttore produzione FVG Orchestra Durata: 70′ Programma: Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791), Requiem in re minore per soli, coro e orchestra K 626 Antonín Dvořák (1841–1904), Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 “Dal Nuovo Mondo”: Adagio – Allegro molto Largo Scherzo. Molto vivace Allegro con fuoco Nel giorno inaugurale di Mittelfest è parso doveroso condividere con la città di Cividale e con il pubblico del festival un momento di comune omaggio alle vittime della pandemia, ma anche l’auspicio di un mondo nuovo. Con questo proposito, l’organico della FVG Orchestra, diretta dal Maestro Filippo Maria Bressan, insieme al Coro del Friuli Venezia Giulia, diretto da Cristiano Dell’Oste, offriranno un appuntamento musicale speciale, che contiene in note e nel canto il pathos empatico di questi ultimi mesi e le speranze per quelli a venire. In tal senso è stato scelto un repertorio molto particolare, che unisce la Messa da Requiem di Mozart, che sarà eseguita fino alla parte da lui composta prima della scomparsa, e la Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvořák (op. 95), nota anche col titolo di Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”. Riguardo alla prima, la sua fama si deve al fatto che fu l’ultima composizione di Wolfang Amadeus Mozart – pare richiesta da un misterioso committente -, rimasta incompiuta per la morte dell’autore, avvenuta il 5 dicembre 1791, e completata successivamente dall’amico e allievo Franz Xaver Süssmayr, forse su appunti del Maestro. Nel concerto verrà eseguita solo la partitura autografa, fino al famoso Lacrimosa, pezzo di grande ispirazione drammatica, in cui il compositore riesce, attraverso l’utilizzo di breve frasi musicali, a rendere il sussulto di un pianto. Riguardo alla seconda parte del concerto, l’opera fu scritta da Dvořák quando il compositore ceco era direttore del New York National Conservatory of Music, appunto in America, nel “nuovo continente”. La cultura americana ne influenzò molto lo stile, tanto che la Sinfonia n. 9 è di matrice classica europea, ma contaminata dalla musica autoctona, come gli spiritual afroamericani e la musica dei nativi americani.