Nell´anno 2015, da un´idea dell’equipe per la realizzazione di "ADOTTA UN MONUMENTO" costituita dall´ideatore Gianni Manusacchio, dallo storico dell’arte e catalogazione Beni Culturali Giulia Severino, dall’architetto Emanuele Calandrella e dal Geologo Fabio Massimo Petti per la supervisione dei testi e la traduzione in inglese, il sodalizio ha aderito al progetto adottando la Cappella di Sant´Antonio da Padova che si trova nella parte centrale del paese a guardia della piazza principale; nel suo complesso si presenta semplice e ben conservato. Ecco, di seguito, alcune notizie sulla cappella.
Sant’Antonio di Padova (extra moenia) sec. XVI
Dedicata a Sant’Antonio di Padova, la chiesa si trova fuori dal borgo antico, dove un tempo vi era la porta principale, detta Porta Grande. La facciata è costruita secondo l’ordine antico greco con due grandi lesene in pietra e un frontone a triangolo sovrastato al centro dal crocifisso in ferro e a destra da arcatella in pietra con campana. Sopra la porta di ingresso un finestrone dà luce all´interno.I ripesi la chiamano “Sant’Antonio in Piazza” per distinguerla dall’omonima chiesetta in contrada Santa Lucia. Essa è quasi in asse con la rampa del Palazzo Marchesale e ortogonale alla facciata dell’Assunta, secondo un modello urbanistico che la fa risalire al Rinascimento. Anche una visita pastorale del 1554 ne attesta la presenza in quell’epoca. La chiesa attuale risale al 1742 (lapide a destra dell’altare). All’interno vi è un ampio presbiterio con balaustra e altare barocco in marmo, con inserti policromi in stucco finemente lavorati, come l’ellisse con dieci testine di angioletti e Spirito Santo in cima alla struttura. Sull’altare è posta la statua del Santo titolare, mentre a sinistra dell’ingresso vi è l’effigie di Santa Francesca Cabrini, benefattrice degli immigrati italiani in America, a destra quella di Sant’Antonio Abate, esempio insigne degli ideali della vita monastica. La facciata di impianto neoclassico, con basamento e spigoli in pietra che sorreggono un frontone cieco, conserva stipiti e architravi dell’edificio settecentesco ed è completata da un campanile a vela.