LAUDATO SÌ: MUSICA E NATURA, UN LEGAME INDISSOLUBILE
Il canto è una forma di preghiera, come ci insegna la tradizione liturgica, e attraverso il canto si celebra la bellezza dal creato. Questo succede anche nella musica popolare: e uno degli scenari prediletti dai cori di montagna è proprio la Natura, con la sua imponenza e la sua fragilità.
Prendendo spunto dall’Enciclica Laudato sì, di Papa Francesco, si percorre un viaggio attraverso la musica che celebra il Creato: la Natura non è materia per soli appassionati, ma costituisce il patrimonio che ci è stato dato in custodia e che ogni essere umano è tenuto a proteggere per garantire a tutte le creature vita, diritti, pace. E la musica della montagna nasce spesso dalla contemplazione di paesaggi, alberi, animali, elementi naturali. Lo dicono perfino i canti di guerra: i soldati, costretti a lasciare la propria vita per andare a combattere, sentono la mancanza delle persone care, ma anche delle rocce, della neve, degli alberi, delle sorgenti. Basti pensare a Le Dolomiti, Ninna nanna Marmoleda, Pesco fiorito, Gran Dio del cielo, Madonnina dei miei monti, solo per citarne alcuni.
Lo spettacolo proposto sarà un concerto itinerante che toccherà tre chiese del territorio. La partenza è prevista dalla chiesa di Noriglio per raggiungere, attraverso una breve passeggiata, la croce del Monteghello passando per il capitello dei Zaffoni; si scende poi alla chiesa dei Toldi ed infine si raggiunge la chiesa di Saltaria. Ogni tappa vedrà l’alternarsi di canti e la lettura di brani tratti dall’Enciclica Laudato Sì, insieme alle suggestioni dettate dall’ambiente, con la sua storia, e dalla natura. La voce recitante sarà quella di Annalisa Morsella, romana di nascita e trentina di adozione, artista con cui il Coro S. Ilario collabora da diversi anni in spettacoli che vedono l’alternanza di canti e parti recitate.